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La classificazione dei luoghi con atmosfere esplosive
per presenza di gas
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La classificazione dei luoghi

La classificazione dei luoghi richiesta dalla Norma è un'operazione piuttosto laboriosa e delicata che potrebbe richiedere l'intervento di specialisti diversi dal progettista elettrico. La classificazione dovrebbe essere eseguita da persone esperte e consapevoli delle caratteristiche delle sostanze infiammabili e che conoscano bene il processo e le apparecchiature. In alcuni casi potrebbe essere necessario condividere competenze fra persone con specializzazioni diverse nell'ambito della sicurezza, degli impianti elettrici, meccanici, chimici, ecc..

La procedura di classificazione si svolge in tre fasi e presuppone la determinazione e l'analisi: 

•  delle sorgenti di emissione; 

•  della ventilazione; 

•  delle zone pericolose (classe, estensione e forma). 


Sorgenti di emissione

L'identificazione e l'analisi delle sorgenti di emissione si svolge in tre momenti:

•  individuazione delle sorgenti di emissione

•  attribuzione del grado di emissione 

•  calcolo della portata di emissione

 

a) Individuazione delle sorgenti di emissione - U n'atmosfera esplosiva per la presenza di gas si può formare, come detto, quando è presente un gas o un vapore infiammabile in miscela con l'aria. Per identificare eventuali sorgenti di emissione nel luogo in esame occorre quindi verificare la presenza o meno di tali sostanze.

Per ovvi motivi gas e vapori (e liquidi e solidi infiammabili dai quali possono formarsi) sono normalmente racchiusi all'interno di impianti e apparecchiature di processo. Una miscela esplosiva può formarsi all'interno o all'esterno dell'impianto stesso. Ogni elemento delle apparecchiature di processo (es. serbatoio, tubazione, pompa, contenitore, ecc.) può diventare una potenziale sorgente di emissione di sostanza infiammabile .

E' evidente che un contenitore o un'apparecchiatura a completa tenuta, che per costruzione non può emettere nell'atmosfera sostanze infiammabili, non potrà darà origine al suo esterno ad un luogo pericoloso (es. una tubazione completamente saldata, un contenitore a tenuta totale, ecc.).

Potenziali sorgenti di emissione possono essere apparecchi o componenti di impianto. Anche le eventuali aperture fra luoghi contigui , quali porte o finestre, devono essere considerate come possibili sorgenti di emissione quando attraverso di esse possono entrare gas o vapori pericolosi. Il loro grado di emissione è influenzato dalla frequenza e durata dei periodi di apertura, dall'efficacia delle tenute e dei giunti e dalla differenza di pressione esistente fra gli ambienti interessati.

Figura 4 - Esempi di sorgenti di emissione:
flange, pompe, pozze di liquidi infiammabili, valvole manuali
o automatiche, boccaporti e valvole di scarico serbatoi

 

b) Attribuzione del grado di emissione   - In relazione all a possibile frequenza e durata, l'emissione di sostanza infiammabile nell'atmosfera può essere permanente ( grado continuo o grado 0), saltuaria, cioè per periodi di breve durata ( primo grado o grado 1) oppure presente solo in caso di guasto ( secondo grado o grado 2). 
Occorre inoltre considerare la possibilità che a lcune apparecchiature possano presentare più di un grado di emissione. Nella seguente tabella sono descritti, a titolo d'esempio, alcuni tipi di sorgenti di emissione e il grado di emissione col quale dovrebbero essere identificate.

Grado di emissione

Esempi di sorgenti di emissione

Grado continuo

emissione continua o per lunghi periodi

  • La superficie di un liquido infiammabile in un serbatoio a tetto fisso con uno sfiato permanente all'atmosfera.
  • La superficie di un liquido infiammabile esposta all'atmosfera continuamente o per lunghi periodi.

Primo grado

emissione periodica oppure occasionale che si può manifestare nel normale funzionamento

  • Le tenute di pompe, di compressori o di valvole, quando si prevede che possano emettere sostanze infiammabili durante il funzionamento normale.
  • I punti di drenaggio dell'acqua da recipienti che contengono liquidi infiammabili, che possono emettere sostanze infiammabili nell'atmosfera drenando acqua durante il funzionamento normale.
  • I punti di campionamento quando si prevede che possano emettere sostanze infiammabili nell'atmosfera durante il funzionamento normale.
  • Le valvole di sicurezza, gli sfiati e le altre aperture quando si prevede che possano emettere sostanze infiammabili nell'atmosfera durante il funzionamento normale

Secondo grado

emissione normalmente non prevista e che può manifestarsi solo in caso di guasto o per brevi periodi

  • Le tenute di pompe, compressori o valvole quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili durante il funzionamento normale dell'apparecchiatura.
  • Le flange, le giunzioni ed i raccordi delle tubazioni, quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili durante il funzionamento normale.
  • I punti di campionamento quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili durante il funzionamento normale.
  • Le valvole di sicurezza, gli sfiati e le altre aperture quando si prevede che non emettano sostanze infiammabili nell'atmosfera durante il funzionamento normale.

Figura 5 – Attribuzione del grado di emissione

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