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SICUREZZA ELETTRICA  

 

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LA SICUREZZA ELETTRICA IN BASSA TENSIONE 

Il terreno come conduttore elettrico (1)

3.     Il terreno come conduttore elettrico

3.1     La resistenza di terra 

Se a due elettrodi (dispersori) conficcati nel terreno  viene applicata una d.d.p. il terreno svolge la funzione di conduttore elettrico. Ogni porzione elementare del terreno offre una resistenza tanto più piccola quanto più è lontana dal dispersore (per la verifica si è usato un dispersore emisferico di raggio “r0“ perché ad una certa distanza, qualunque sia la forma del dispersore, le linee equipotenziali diventano emisferiche). Si dice resistenza di terra Rt la somma delle resistenze elettriche elementari di queste porzioni di terreno. Ad una certa distanza dal dispersore la sezione diventa così grande che la resistenza è pressoché  nulla mentre nelle immediate vicinanze  le sezioni attraverso le quali fluisce la corrente si rimpiccioliscono  e la resistenza aumenta. Per quanto detto sopra si definisce equivalente emisferico di un dispersore qualsiasi il dispersore  di forma emisferica avente la stessa resistenza.

Fig. 3.1 -  Andamento del potenziale nel terreno per dispersione con elettrodo emisferico.

3.2     I potenziali del terreno

Nel circuito (bipolo) equivalente alla Rt  un polo è rappresentato dal dispersore, l’altro da un punto all’infinito a potenziale zero (punto sufficientemente lontano dal dispersore tale da poter essere considerato a potenziale zero).

Fig. 3.2 -  a) Punto all’infinito a potenziale zero.    b) Resistenza di terra di un dispersore.  

3.3     Dispersori in parallelo

Due elettrodi possono essere considerati in parallelo quando è zero il potenziale prodotto dall’uno sull’altro. In teoria i dispersori non sono mai in parallelo (solo all’infinito l’influenza reciproca è nulla) anche se in pratica è sufficiente che siano distanti circa d>10r0  per poter essere considerati in parallelo (r0=raggio dell’equivalente emisferico del dispersore). 

3.4     Resistenza verso terra di una persona

 I piedi possono essere assimilati a due piastre circolari di raggio rp . Per comodità assumiamo la piastra di raggio  rp=1/10 m per cui la resistenza di terra di ciascun piede vale:



(3.1)     

(r = resistività del terreno in Wm)

 Potendoli considerare come due dispersori in parallelo  la resistenza  di terra del “dispersore piedi” Rtc di una persona vale circa  2r. Se si indica con Rc la resistenza del corpo umano, Rc+Rtc rappresenta la resistenza della persona e del terreno fino ad un punto preso all’infinito. A questa, se la persona si trova in locale chiuso, andrebbe aggiunta la resistenza del pavimento.

3.5     Tensione di contatto (UC) di passo (UP)

Le tensioni di passo e di contatto sono due grandezze fondamentali per la sicurezza. Si riferiscono infatti ai rischi di fenomeni di elettrocuzione e rappresentano le tensioni alle quali possono essere accidentalmente sottoposti gli esseri umani. La tensione di contatto è la differenza di potenziale alla quale può essere soggetto il corpo umano in contatto con parti simultaneamente accessibili, escluse le parti attive, durante il cedimento dell’isolamento (fig. 3.3 ).

Fig. 3.3 - Tensione di contatto  -  Significato e circuito equivalente

Il circuito equivalente consente di risalire con facilità alla tensione UC. Ricordando che la corrente che attraversa il corpo umano è una piccala frazione della corrente di guasto Ig con sufficiente  approssimazione si ottiene:

(3.2)


La tensione di passo è la differenza di potenziale che può risultare applicata tra i piedi di una persona alla distanza di un passo (convenzionalmente un metro) durante il cedimento dell’isolamento (fig. 3.4).

 

Fig. 3.4 - Tensione di passo - Significato e circuito equivalente

Con riferimento allo schema equivalente si può calcolare la UPcon la formula:

(3.3)

Dagli schemi equivalenti si può rilevare l’importanza che può assumere il valore delle resistenze R2 ( legate alla resistenza dello strato superficiale del terreno) che potrebbe essere, per ottenere un resistività più alta, realizzato con materiali appositi (ghiaia, bitume, ardesia, ecc..).




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