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L'impianto elettrico nei locali ad uso estetico
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3. Misure di protezione da adottare in un locale ad uso estetico del gruppo 1

3.1 Protezione per interruzione automatica dell'alimentazione

I locali ad uso estetico sono solitamente alimentati da un sistema di tipo TT tramite la rete di distribuzione pubblica. Con i sistemi di questo tipo si adotta abitualmente la protezione per interruzione automatica dell'alimentazione mediante interruttore differenziale con Idn non superiore a 30 mA associato ad un impianto di messa a terra delle masse e delle masse estranee. La tensione limite UL , trattandosi di locali a maggior rischio elettrico, in questo caso non è più di 50 V come per i locali di tipo ordinario ma di 25 V. Il coordinamento con l'impianto di messa a terra lo si ottiene comunque abbastanza agevolmente con valori di resistenza di terra facilmente realizzabili.

3.2 Masse, masse estranee e collegamenti equipotenziali

Qualsiasi volume in cui un soggetto con parti applicate può venire in contatto intenzionale, o non intenzionale, con apparecchi elettromedicali o con masse estranee, direttamente o per mezzo di altre persone in contatto con tali elementi è definito dalle Norme come zona paziente. Le masse estranee e le masse che si trovano all'interno della zona paziente devono essere collegate ad un nodo equipotenziale comune. Sono da considerare interne alla zona paziente le masse e le masse estranee che si trovano in verticale ad una quota inferiore a 2,5 m dal pavimento o, in orizzontale, ad una distanza inferiore a 1,5 m dal paziente considerando anche le eventuali diverse posizioni che il paziente, quando è in contatto con apparecchi alimentati dalla rete, potrebbe assumere se fosse spostato dal posto originario (fig. 2).


Fig. 2 - La zona paziente

Nei locali ad uso estetico del gruppo 1 è sempre necessario effettuare i collegamenti equipotenziali supplementari (EQS), in aggiunta agli altrettanto necessari collegamenti equipotenziali principali (EQP) realizzati alla base dell'edificio. All'interno del locale deve essere approntato un nodo equipotenziale al quale devono essere collegate tutte le masse a portata di mano e le masse estranee poste ad un'altezza inferiore a 2,5 m dal piano di calpestio (fig. 3).

Fig. 3 - Tutte le masse e le masse estranee poste ad un'altezza inferiore a2,5 m dal piano di calpestio devono essere collegate ad un nodo equipotenziale.

Anche le masse non a portata di mano (altezza superiore a 2,5 m dal piano di calpestio) devono essere collegate a terra ma non necessariamente al nodo equipotenziale. Le masse sono gli involucri esterni degli apparecchi elettrici utilizzati all'interno del locale e si collegano al nodo di terra tramite il conduttore di protezione (PE). Il conduttore di protezione collega al nodo equipotenziale anche il morsetto di terra delle prese (fig. 4) alle quali potranno essere collegati gli apparecchi elettrici ad uso estetico.


Fig. 4 - Al nodo principale di terra devono essere collegate le masse costituite dagli involucri esterni degli apparecchi elettrici e i morsetti di terra delle prese a spina

 

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