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Il fintoTT
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Luigi Longari

1. Premessa

Negli impianti elettrici, alimentati in bassa tensione dal Distributore Pubblico, viene generalmente utilizzato, salvo qualche caso con l'uso del sistema IT, il modo di collegamento a terra “TT ”: neutro e masse connessi a impianti di terra separati (figura 1)

Figura 1 - Sistema TT

Non è utilizzabile il sistema TN, poiché il Distributore pubblico non garantisce il neutro dall'assunzione di tensioni pericolose ( le masse essendo collegate al neutro assumono il suo potenziale).

Il sistema TT è caratterizzato dal fatto che la corrente di guasto verso terra, per un difetto di isolamento in una massa, assume un valore modesto in quanto è limitata dai valori della resistenza di terra del neutro e della resistenza dell'impianto di terra delle masse, che presentano normalmente valori elevati; infatti l'anello di guasto comprende i due impianti di terra su una parte del suo percorso.

La tensione di contatto, a cui è soggetta una persona, dipende dal valore della resistenza di terra del neutro del Distributore pubblico ( sconosciuto ) e della resistenza di terra dell'impianto utilizzatore; è in genere difficoltoso contenere la tensione di contatto entro i valori di sicurezza, poiché la resistenza di terra dell'impianto utilizzatore dovrebbe essere alquanto bassa (dell'ordine del decimo di ohm) e pertanto per contenere la tensione entro i valori ammessi (50 V e 25 V per gli ambienti particolari) deve essere adottata generalmente la protezione differenziale.

Comunque in un Sistema TT, in determinate situazioni originate da errate realizzazioni, da difetti o guasti negli apparecchi utilizzatori, da scelte del Distributore, può essere presente una connessione accidentale tra il conduttore di protezione (PE) ed il neutro, realizzando di fatto un sistema TN o meglio un finto TT.

2. Origine del falso TT e relative implicazioni

La situazione non è affatto rara ed eccezionale e può verificarsi:

•  in un singolo impianto utilizzatore per un guasto, per un collegamento errato tra il neutro ed il conduttore di protezione o per l'inversione tra i due conduttori, quando non sono rispettati i codici dei colori “ blu chiaro” per il neutro e “giallo-verde” per il conduttore di protezione;

•  in un edificio con impianti utilizzatori plurimi connessi al medesimo impianto di terra, al quale sono collegate tutte le masse degli impianti;

•  in un edificio ove è ubicata una cabina di trasformazione media/ bassa tensione del Distributore pubblico, con interferenza tra l'impianto di terra del Distributore e l'impianto di terra dell'edificio.

La connessione accidentale può avere origine dalla:

•  messa a terra del neutro (a cura del Distributore) che interferisce o coincide con l'impianto di messa a terra delle masse (Figura 2: connessione tipo 1 accidentale o voluta);

•  contatto tra il conduttore di protezione (o una massa) con il neutro a causa di errore di esecuzione, di un guasto negli impianti utilizzatori presenti nell'edificio connessi al medesimo impianto di terra (Figura 2 : connessione tipo 2 accidentale)

Fig. 2 - Il finto TT: connessione tra il neutro ed il conduttore di protezione

La connessione di tipo 1 può essere una scelta volontaria del Distributore tramite il collegamento dell'impianto di terra di protezione della cabina con l'impianto di messa a terra del neutro delle linee di bassa tensione con possibile interferenza con l'impianto di terra dell'edificio.

Il Distributore adotta questa opzione quando il neutro non può assumere tensioni pericolose, poiché fa parte di una rete estesa ed interconnessa concomitante con la presenza di infrastrutture metalliche nel sottosuolo, ossia quando l'impianto di terra è inserito in una rete di dispersori che formano una superficie quasi-equipotenziale o in un impianto di terra globale (CEI 11-1 art.2.7.14.5).

L'impianto di terra deve essere dimensionato in base alla corrente di guasto della rete a media tensione e concepito in modo che non si verifichino tensioni pericolose, i cui limiti sono imposti dalla Norma CEI 11-1 – Cap. 9.

Il Distributore è consapevole e certo che il neutro non assume tensioni pericolose per i propri clienti, ma in concreto non vuole assumersi responsabilità con dichiarazioni formali; pertanto non rende nota la situazione ai propri clienti, i quali devono esercire il proprio impianto senza considerare che il neutro è messo a terra con l'impianto di terra dell'edificio.

Inoltre non si può escludere la presenza di un collegamento accidentale per interferenze o per errore di esecuzione.

La situazione è ingannevole e può generare situazioni indesiderate; infatti il sistema di protezione contro i contatti indiretti valido per il sistema TT può risultare non idoneo e confacente per la sicurezza, poiché il neutro in determinate condizioni può assumere verso terra tensioni pericolose a causa di:

  • un guasto a terra sul lato MT nella cabina di trasformazione del distributore pubblico;
  • un scarica tra gli avvolgimenti MT e la carcassa o tra gli avvolgimenti MT e BT all'interno del trasformatore;
  • un guasto a terra sulla rete a bassa tensione;
  • l'interruzione accidentale del conduttore neutro;
  • un contatto accidentale tra fase e neutro;
  • correnti di squilibrio rilevanti (non sono in genere pericolose).

Dette tensioni attraverso la connessione accidentale tra neutro e conduttore di protezione sono trasferite alle masse che assumono di fatto il potenziale del neutro; la susseguente corrente, che coinvolge la persona che tocca una massa, non è sempre rilevata dal dispositivo differenziale.

Si rammenta che negli anni 60, per un breve periodo, la messa al neutro era consentita dalle Norme CEI con il vincolo del consenso dei distributori di energia e pertanto questa eventualità anche se rara può essere presente.

Il cliente non deve assolutamente collegare il proprio impianto di terra al neutro del Distributore, in quanto non ha la certezza “ non conoscenza” , se si tratta di un neutro “ non pericoloso” oppure di un neutro “pericoloso”.

La condizione del neutro collegato all'impianto di terra degli impianti utilizzatori non desta preoccupazioni, per quanto concerne la sicurezza per le tensioni accidentali, se l'edificio è dotato del collegamento equipotenziale principale; infatti l'equipotenzialità delle masse e della masse estranee simultaneamente accessibili contribuisce efficacemente alla riduzione della tensione di contatto. Ovviamente in assenza del collegamento equipotenziale principale possono verificarsi situazioni problematiche per il contenimento delle tensioni di contatto.

Inoltre la connessione accidentale neutro - PE può determinare situazioni indesiderate per problemi termici, in quanto la corrente di guasto a terra è assimilabile ad un cortocircuito, poiché l'impianto di terra è interessato marginalmente dal passaggio della corrente di guasto.

 

 

continua...

 

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