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Differenziale

 

Stiamo installando degli apparati di rete in alcuni armadi tecnici, il valore di assorbimento degli apparati è di 100 W.
In un armadio dobbiamo installarne 2. Se mettiamo un interruttore differenziale continua a scattare, se diversamente mettiamo un magnetotermico tutto funziona.
Secondo voi quale può essere il motivo ?

 

Le apparecchiature presentano normalmente delle correnti di dispersione verso terra di tipo capacitivo a causa della loro impedenza d'isolamento che non può essere infinita. Questo anche perchè, per motivi di compatibilità elettromagnetica, si impiegano sempre più spesso filtri verso terra che favoriscono nelle normali condizioni di funzionamento la formazione di correnti di dispersione verso terra. La corrente di dispersione varia, aumentando in funzione della potenza, a seconda del tipo di apparecchio. Per alcuni di questi è ammissibile una corrente di dispersione che può arrivare fino al 5% della corrente nominale, ma in questo caso devono essere presi provvedimenti particolari come indicato è dalle Norme CEI 64-8 Sezione 707. L'interruttore differenziale interviene perchè è sensibile alle correnti di dispersione verso terra, l'interruttore mgnetotermico invece, essendo pensato per la protezione dei circuiti dalle sovracorrenti, è insensibile alle correnti di dispersione e quindi non interviene. L'interruttore differenziale è nel vostro caso impiegato per la protezione contro i contatti indiretti ma occorre conoscere, per definire le possibili soluzioni, con quale sistema di distribuzione sono alimentate le apparecchiature. Se il sistema è TN il problema può essere risolto utilizzando i soli interruttori magnetotermici anche per la protezione contro i contatti indiretti. Se il sistema è TT le soluzioni potrebbero essere le seguenti: - suddividere le apparecchiature su più circuiti in modo che la corrente di dispersione totale non superi 0,5Idn dell'interruttore differenziale; - l'interruttore differenziale potrebbe però intervenire anche alla chiusura del circuito a causa del primo picco di corrente transitoria tipica del circuito RLC (resistenza, induttanza e capacità del filtro di ingresso verso terra) ed allora si rende indispensabile l'uso di dispositivi differenziali selettivi di tipo S opportunamente coordinati con l'impianto di terra. Da non dimenticare che trattandosi di circuiti che alimentano apparecchiature di tipo elettronico, ai fini della protezione contro i contatti indiretti sono da considerare anche le eventuali correnti di dispersione verso terra con componente continua che normalmente non sono rilevate dai normali interruttori differenziali di tipo AC. Se necessario valutare l'opportunità di impiegare interruttori differenziali di tipo A o B sensibili alle correnti sinusoidali ma anche alle correnti pulsanti con componente continua. Se l'uso dei dispositivi differenziali risultasse comunque impraticabile per la protezione contro i contatti indiretti ci si può infine indirizzare verso sistemi di protezione alternativi come ad esempio la separazione elettrica.


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