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DOMANDE E RISPOSTE

 

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Protezione macchine

 

Volevo dei chiarimenti per quanto riguarda la protezione contro i contatti indiretti per impianti di automazione industriali formati da quadri di comando e relativo bordo macchina. Le CEI 44.5 (EN60204-1) prevedono la protezione contro i contatti indiretti.
· Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione (Il dispositivo deve essere installato all'interno del quadro della macchina, oppure puo' essere utilizzato quello esterno del cliente ? La taratura dell'interruttore, utilizzando dei dispositivi elettronici come dovrà essere ? Sicuramente non 0,03A
· Protezione mediante l'impiego di materiale di classe 2 o mediante isolamento equivalente. Utilizzando motori elettrici tradizionali con isolamento tipo H (sono corretti)? Il cablaggio interno al quadro: come riesco ad ottenere un doppio isolamento e che prodotti devo utilizzare?

Il secondo punto riguarda la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili tipo: pannelli fotovoltaici, acqua
La domanda che vi ponevo riguarda l'aspetto economico, deve essere denunciato la produzione di energia elettrica? a chi?
e da quale potenza parte il limite.
Se conoscete eventuali tariffe per la energia prodotta riguardanti il costo di produzione ed eventuali tasse dello stato

Andrea Antognarelli


PREMESSA

Si deve stabilire con quale sistema è esercito l'impianto di cui fa parte il quadro elettrico, e cioè:



SISTEMA TN
SISTEMA TT
SISTEMA IT


La normativa non fa distinzione sulla "proprietà" dell'interruttore, ma pone delle condizionidi rispetto su caratteristiche dei dispositivi di protezione, sull'impedenza del circuito e sul tempo d'intervento del dispositivo stesso ;

SISTEMA TN
deve essere soddisfatta la relazione
Zs * Ia <= Uo

(vedere norma CEI 64-8)

SISTEMA TT
deve essere soddisfattra la relazione
Ra * Ia <= 50
(vedere norma CEI 64-8)


Trascuriamo il SISTEMA IT che pone problematiche più complesse ed articolate, da valutare di volta in volta.

Ciò premesso, rispettate le condizioni e fatto salvo il problema della selettività, l'interruttore posto a protezione dell'utenza può anche essere impiegato a protezione "bordo macchina".

L'utilizzo di interruttori differenziali, oltre alla selettività, richiedono particolare attenzione ai fenomeni indotti dalle correnti continue e sovratensioni in rete.
Si ricorda ancora, che la normativa vigente, come già detto, non obbliga l'installazione di interruttori differenziali (in ambienti normali), ma il dimensionamento delle protezioni.

I prodotti in CLASSE II sono certificati dal costruttore e non è possibile modificarli o rendere tale ciò che non è.
Attenzione, poi, alla marcatura e certificazione di prodotto CE, obbligatoria, che identifica ulteriormente le caratteristiche del prodotto stesso.

Per quanto riguarda i cablaggi o, a quanto pare di capire dal quesito, quando un quadro o apparecchiatura si intende protetta dalle tensioni di contatto indiretto senza necessità di collegamento a terra o a massa, può valere il principio che se la realizzazione è effettuata con materiali totalmente isolanti e con esecuzione accurata da rendere praticamente impossibile una messa in tensione di parte metallica accessibile dell'apparecchiatura elettrica, tale massa non è una massa e non è neppure considerata una componente elettrica e quindi in condizioni "normali" non va collegata a massa o a terra.
Un esempio semplice forse spiega meglio il tutto.
Se si ha un palo metallico di illuminazione pubblica e se si impiegano morsettiera certificata in CLASSE II e corpo illuminante anch'esso certificato in CLASSE II, se il cavo che transita all'interno del palo di sostegno ha un grado d'isolamento di un grado superiore a quello previsto per la tensione d'impiego, detto palo serve solo a sorreggere il corpo illuminante, a contenere morsettiera e cavo; quindi non è considerato parte d'impianto elettrico e non deve essere collegato ad impianto di messa a terra.

Relativamente al secondo punto le tariffe per l'energia prodotta da pannelli fotovoltaici dipendono dalla potenza da produrre e dal tipo di strutture sui cui devono essere posizionati i pannelli, di conseguenza con gli elementi forniti risulta impossibile rispondere.
Si ricorda che il Decreto 16 marzo 2001 G.U. serie generale n. 74 del 29 marzo 2001 prevedeva dei finanziamenti per tali interventi, che pare siano rifinanziati dalla Regione.
In condizioni normali di installazione i costi per pochi kW sono parecchio elevati.


Armando Fattori

Gian Paolo Rabaglia


Presidente e Vice Presidente del Collegio dei Periti Industriali e dei Periti Industriali Laureati della Provincia di Parma

 

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