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DOMANDE E RISPOSTE

 

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Resistenza di terra

 

Vorrei sapere come mai su impianti TT nei centri urbani spesso si trovano valori di resistenza di terra bassissimi (0,1-0,5 ohm con metodo loop-test). Sono valori congrui ad un TT o c'è qualche errore nella misura? Spesso tali valori li ho riscontrati in attività site in condomini.

Leonardo D'Aloia

 

I valori della resistenza di terra nell'intervallo tra "0,1 e 0,5 ohm" nei centri urbani sono generalmente da ritenersi corretti ed accettabili in quanto in un centro urbano con le infrastrutture metalliche presenti nel sottosuolo e con l'interconnesione di più impianti di terra siamo in presenza di fatto di un unico ed esteso impianto di terra che forma una superficie quasi-equipotenziale; ciò è anche riconosciuto dalle Norme CEI 11-1 che definisce la situazione come impianto di terra globale.E' anche da considerare che la presenza del collegamento equipotenziale principale negli edifici, fisicamente fa fungere da dispersori anche le masse estranee.
Comunque è opportuno che all'atto della verifica sia appurata la presenza di un falso sistema TT, poiché può sussistere l'eventualità che le masse siano collegate al neutro realizzando di fatto un sistema TN (le tensioni assunte dal neutro sono trasferite alle masse).
Ciò può avvenire quando nell'edificio è presente una cabina di trasformazione del distributore ove la messa a terra del neutro (a cura del distributore) interferisce o coincide con la messa a terra delle masse; inoltre è possibile a causa di errore o di guasto che nell'impianto utilizzatore sia presente un collegamento tra il conduttore di protezione (o una massa) con il neutro.

Il fatto non desta preoccupazioni per quanto concerne la sicurezza per le tensioni di contatto se l'edificio è dotato del collegamento equipotenziale principale; comunque può determinare situazioni indesiderate per problemi termici in quanto la corrente di guasto a terra è assimilabile ad un cortocircuito, poiché l'impianto di terra non è interessato da alcun passaggio della corrente di guasto.
Pertanto all'atto della verifica deve essere accertata se la suddetta eventualità è da imputare al singolo impianto utilizzatore oppure se la connessione avviene a monte del punto di consegna.
Se il valore della resistenza Fase-PE-Terra presenta valori uguali o inferiori a quelli della resistenza Fase-Neutro è necessario procedere con uno dei seguenti modi:

  • Misura della resistenza di isolamento dell'impianto in esame ( porre attenzione che la tensione applicata all'impianto sia compatibile con le apparecchiature installate, in particolare i componenti elettronici)
  • Scollegare il conduttore neutro dal morsetto a monte dell'interruttore generale e procedere alla misura con il metodo LOOP-TEST. Se il valore misurato è largamente superiore quello precedentemente rilevato siamo in presenza di una anomalia nell'impianto utilizzatore e di conseguenza si dovrà procedere per l'eliminazione del collegamento tra neutro e conduttore di protezione o tra neutro e le masse. Se invece il valore è analogo a quello precedente la connessione è presente a monte dell'impianto utilizzatore. In questo caso è opportuno informare l'amministratore ed il distributore dell'energia elettrica.


Se non è possibile eliminare l'anomalia è opportuno procedere ad un controllo dell'impianto per appurare se l'andata in tensione del neutro non ecceda il livello di isolamento verso terra degli apparecchi e se i componenti elettrici sono in grado di sopportare le sollecitazioni termiche conseguenti al passaggio della corrente di guasto a terra.


Luigi Longari

 

 

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