Progetti in reteScuola e formazioneRegistratiHome page

 

 







IMPIANTI

 

IndietroHome Avanti

L'installazione dei gruppi elettrogeni
(5/6)

4.2 Locale chiuso isolato o su un terrazzo;

Per quanto riguarda le dimensioni minime dei locali vale quanto fin qui detto per i locali interni ad un edificio. Quando il locale è isolato sui quattro lati non si richiedono particolari misure nei confronti del fuoco. E' sufficiente che la struttura sia di materiale incombustibile, come ad esempio muratura o calcestruzzo, oppure di classe I di resistenza al fuoco (se di classe I devono però distare almeno tre metri dal più vicino edificio). Se il locale è isolato solo su tre lati la parete in comune deve possedere una resistenza al fuoco almeno REI 120. Quanto detto vale anche per i locali ricavati su terrazzi, isolati sui quattro lati ma con il pavimento soprastante ad altro locale dell'edificio.

4.3 All'aperto

Le installazioni all'aperto possono essere protette mediante tettoie o, più frequentemente, il gruppo è installato all'interno di container adeguatamente rivestiti con materiale coibente che deve avere almeno una classe I di reazione al fuoco. Le installazioni all'aperto devono essere poste ad almeno tre metri dai depositi di materiali combustibili e dagli edifici.

5. Ventilazione

Per un funzionamento ottimale del gruppo elettrogeno è richiesta un'adeguata ventilazione. Una buona ventilazione garantisce una corretta combustione e un sufficiente raffreddamento del motore e dell'alternatore. In ogni caso, indipendentemente dalla necessità di raffreddare il gruppo elettrogeno, in base alla Circ. Mi n. 31/78 l a superficie complessiva delle aperture destinate all'aerazione, non può essere inferiore ad 1/30 della superficie in pianta del locale per gruppi con potenza fino a 400 kW e non inferiore ad 1/20 della superficie in pianta del locale per quelli superiori a 400KW.

Devono comunque essere rispettate le seguenti misure minime:
0,50 m 2 per potenze fino a 400 kW;
0,75 m 2 per potenze fino a 800 kW;
1,00 m 2 per potenze fino a 1200 kW.

Per i gruppi elettrogeni con motore raffreddato ad aria, installati in ambienti chiusi, per garantire un buon rendimento del motore devono essere previsti sistemi di ventilazione naturale o forzata che mantengano la temperatura del locale entro i 45°C .

Per un funzionamento ottimale del motore, è fortemente raccomandato che il ricircolo d'aria nel locale sia di circa 80/90 m 3 /h per ogni kVA di potenza.

Fig. 7 – Gruppo elettrogeno raffreddato ad aria

6. Condotti di scarico dei gas combusti

 

La tubazione di scarico è determinante per il buon funzionamento del gruppo elettrogeno. Deve opporre bassa resistenza ai gas della combustione per impedire che si possa creare una contropressione interna causa di malfunzionamenti del motore che potrebbero dar luogo a:

  • Perdite di potenza;
  • Aumento della fumosità;
  • Surriscaldamento del liquido di raffreddamento;
  • Aumento dei consumi;
  • Eccessiva temperatura dei gas di scarico.


La dimensione ed il tipo di marmitta, la lunghezza e il diametro interno della

tubazione di scarico, il tipo e il numero di curve, devono essere attentamente valutati perché possono essere determinanti per il buon funzionamento dell'impianto. Risulta quindi fondamentale la realizzazione di tubazioni di lunghezza limitata, con curve in numero ridotto e con raggio di curvatura il più ampio possibile. Per evitare perdite di carico troppo elevate, il raggio non dovrebbe essere inferiore a 2,5 - 3 volte il diametro interno del tubo (Fig. 8).

 

Fig. 8 – Esempi di curve per le tubazioni di scarico dei gas combusti

La sommità del condotto di scarico deve essere dotata di apposita protezione antipioggia, per impedire l'ingresso dell'acqua piovana e della neve, e di un raccoglitore di condensa con valvola di scarico (alcuni esempi di tipiche bocche di scarico sono rappresentate in fig. 9). Inoltre, nelle vicinanze del gruppo dovrà essere collocato un raccoglitore con valvola di scarico per la raccolta della condensa, vapori d'olio e particelle della combustione che in nessun caso dovranno entrare nel motore. Non è permesso immettere i gas di scarico di diverse macchine in un unico sistema di scarico per evitare che i gas di scarico e la condensa di motori in attività possano raggiungere ed entrare all'interno di motori fermi. La conduttura per i gas combusti deve essere in acciaio e lo scarico deve essere portato direttamente all'esterno (eventualmente tramite camino). L'estremità superiore del tubo di scarico deve essere collocata ad almeno 3 m dal piano di calpestio e deve distare non meno di 1,5 m da porte, finestre, aperture praticabili, prese d'aria per la ventilazione, ecc.. (fig. 3). Il collegamento al collettore del motore deve essere effettuato tramite un giunto flessibile al fine di ammortizzare le vibrazioni trasmesse dal motore all'impianto di scarico e di compensare le dilatazioni dei tubi di scarico dovute alle elevate temperature che possono essere raggiunte. Sempre per consentire le possibili dilatazioni termiche la tubazione dovrebbe essere libera di allungarsi nei fori di uscita e nei punti di fissaggio. Le tubazioni devono inoltre essere adeguatamente coibentate per evitare ustioni accidentali alle persone e per evitare surriscaldamenti all'interno dei locali. La coibentazione si rende necessaria anche negli attraversamenti di pareti, tetti o altre strutture, per evitare eccessive temperature nei punti di passaggio.

Fig. 9 – Esempi di bocche di scarico

 

Continua...

Inizio pagina

Prodotto da Elektro 2000

Diritti sul Copyright