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Guida pratica all'impianto elettrico nell'appartamento
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Cablaggio del centralino d'appartamento - Si cabla il centralino d'appartamento collegando i conduttori alle varie apparecchiature di sezionamento e protezione dei circuiti luce, prese e segnalazione (fig. 1.8).


Fig.1. 8 - Cablaggio centralino d'appartamento

Cablaggio cassetta di derivazione - Si cablano le cassette di derivazione ordinando i vari circuiti ed effettuando le giunzioni mediante appositi morsetti di serraggio. I circuiti di energia e di segnalazione possono essere contenuti dalla stessa cassetta di derivazione purché separati tramite setti separatori (fig. 1.9).



Fig. 1.9 - Cablaggio cassetta di derivazione


Verifiche - Si effettuano le opportune verifiche prima della messa in servizio dell'impianto (fig.1.10)


Fig. 1.10 - Verifiche

 

2. I circuiti di base

 

Punto luce interrotto - Permette il comando da un unico punto di una o più lampade in gruppo (figure 2.1,2.2,2.3). Può essere adatto per locali con un unico ingresso come ad esempio, bagno, cucina, sgabuzzino, ecc. Per la realizzazione di questo circuito si utilizza un interruttore che dispone di due morsetti. Per ragioni di sicurezza al morsetto centrale deve essere collegato il conduttore nero di fase L1 mentre al contatto centrale del portalampade, punto meno accessibile, deve essere collegato il conduttore grigio collegato in uscita sul secondo morsetto dell'interruttore. Azionando l'interruttore si vuole interrompere il conduttore di fase che alimenta la lampada per garantire maggiore sicurezza durante la sostituzione della lampada. Dal secondo morsetto del portalampade si chiude il circuito, mediante il conduttore blu chiaro, al neutro di alimentazione N.

Fig. 2.1 - Schema funzionale di un punto luce interrotto

Fig. 2.2 - Punto luce interrotto per il comando di una lampada



Fig. 2.3 - Particolare di collegamento di punto luce interrotto

Punto luce deviato - Per il comando da due punti dell'accensione di una lampada o di un gruppo di lampade si impiegano due deviatori (figure 2.4, 2.5, 2.6). Il deviatore presenta tre morsetti di cui uno, generalmente quello centrale, deve essere utilizzato, così come detto per l'interruttore, per il collegamento del conduttore nero di fase L1. Ai rimanenti morsetti devono essere connessi i conduttori marroni di ritorno per collegare fra loro i due deviatori. Dal morsetto centrale del secondo deviatore si diparte infine un conduttore grigio che fa capo come già detto al contatto centrale del portalampade. Dal secondo morsetto del portalampade si ritorna quindi, tramite il conduttore blu chiaro, al neutro di alimentazione N.

Fig. 2.4 - Schema funzionale di un punto luce deviato



Fig. 2.5 - Punto luce deviato per il comando di una lampada

Fig. 2.6 - Particolare di collegamento di punto luce deviato


Punto luce invertito - Col punto luce invertito, rispetto al punto luce deviato, si possono estendere i punti di comando a più di due. Lo schema è simile al punto luce con deviatori, è sufficiente inserire tra un deviatore e l'altro tanti invertitori quanti sono i punti di comando in più che si vogliono ottenere rispetto ai due permessi con il punto luce deviato. Rispetto allo schema del punto luce deviato lo schema prevede di inserire tra un deviatore e l'altro un certo numero di invertitori collegati con i deviatori e fra di loro mediante due conduttori marrone di ritorno. I due morsetti di entrata e i due di uscita sono generalmente distinguibili dalla particolare posizione nell'invertitore o, meglio, dal colore diverso di ogni coppia di morsetti. In ogni caso quasi tutti gli apparecchi presentano lo schema di collegamento serigrafato direttamente sul corpo dell'apparecchio.

Fig. 2.4 - Schema funzionale di un punto luce invertito


Fig. 2.5 - Punto luce invertito per il comando di una lampada


Fig. 2.6 - Particolare di collegamento di punto luce invertito


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