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IMPIANTI

 

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Guida pratica all'impianto elettrico nell'appartamento
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La cassetta di derivazione principale (1) (fig. 3.6) distribuisce l'impianto nell'ingresso soggiorno e nel bagno e, attraverso il collegamento con la cassetta derivazione (2) (fig. 3.7), verso la cucina, la camera e il terrazzo (fig. 3.8). Sempre in prossimità dell'ingresso sono collocate anche le cassette di derivazione per la distribuzione della linea telefonica e del segnale d'antenna TV.

Fig. 3.6 - Cassetta di derivazione (1) installata nei pressi dell'ingresso principale

Fig. 3.7 - Cassetta di derivazione (2) installata nei pressi dell'ingresso della cucina

Fig. 3.8 - Distribuzione dell'impianto verso i vari locali


Ingresso soggiorno - Nell'ingresso sono previsti tre punti di comando, punto luce invertito, per l'accensione simultanea delle due lampade installate nel soffitto e alcune prese 10 A alimentate tramite il circuito luce. Una presa telefonica nei pressi dell'ingresso e una presa TV con relativa presa di alimentazione collocata nella zona salotto di fronte al divano completano l'impianto (fig. 3.9).


Fig. 3.9 - Distribuzione dell'impianto nella sala-soggiorno


Bagno e antibagno - Le particolari condizioni di vulnerabilità a cui è sottoposto chi si trova in bagno portano a considerare questo ambiente, dal punto di vista elettrico, il più pericoloso dell'appartamento. In funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia (Norma 64-8 sez. 701) si possono individuare quattro zone (fig. 3.10) che influenzano i criteri di scelta e di installazione dei componenti e degli utilizzatori:
Zona 0 - Corrisponde al volume interno alla vasca da bagno o al piatto doccia.
Zona 1 - Costituisce il volume delimitato dalla superficie che si estende in verticale dalla vasca da bagno o dal piatto doccia fino ad un piano orizzontale situato a 2,25 m dal pavimento.
Se manca il piatto doccia manca pure la zona 0. In questo caso il solido che delimita la zona 1 è un cilindro, con raggio di 0,6 m e con il centro nel soffione della doccia, che si sviluppa verticalmente verso il basso sotto il soffione. Se il soffione è mobile il centro può essere individuato nella posizione di aggancio del soffione stesso.
Se il fondo della vasca da bagno o del piatto doccia si trova a più di 0,15 m al di sopra del pavimento, il punto limite di tale zona è situato a 2,25 m al di sopra di questo fondo. La zona 1 si estende anche al di sotto della vasca da bagno.
Zona 2 - Corrisponde al volume circostante alla zona 1 che si sviluppa in verticale, parallelamente e ad una distanza in orizzontale dalla zona 1 di 0,6 m, fino ad un'altezza di 2,25 m dal piano del pavimento.
Zona 3 - Volume delimitato dalla superficie verticale che si sviluppa in orizzontale di fianco alla zona 2 per 2,4 m ed in verticale fino ad un'altezza dal piano del pavimento di 2,25 m. La presenza di pareti e ripari fissi permette in alcuni casi di modificare i limiti indicati.


Fig. 3.10 - Suddivisione in zone, in funzione della pericolosità, nei locali bagno e doccia


Per i motivi succitati nel bagno devono essere eseguiti i collegamenti equipotenziali. Tutte le masse estranee devono essere collegate al nodo di terra mediante un conduttore equipotenziale con sezione non inferiore a 2,5 mm2 se con protezione meccanica (tubo protettivo) o non inferiore a 4 mm2 se non è prevista protezione meccanica (fig.3.11). Devono essere collegate a terra le condutture metalliche dell'acqua calda e fredda, del gas, degli scarichi, dei caloriferi. I collegamenti possono essere effettuati all'ingresso delle tubazioni nel bagno e non è necessario che siano accessibili. Altre masse estranee potrebbero essere la vasca da bagno se metallica e collegata in qualche modo ai ferri dell'armatura e i serramenti se metallici e collegati ai ferri dell'armatura o se in comune con altri locali. Dal momento che solitamente questo non accade il collegamento di tali elementi non è generalmente necessario.



Fig. 3.11 - I collegamenti equipotenziali nel bagno


La distribuzione di tutto il locale fa capo ad una cassetta di derivazione posta nell'antibagno.Nel bagno è prevista una presa 16 A per la lavabiancheria che, per l'installazione, deve rispettare le zone di rispetto. Ad opportuna distanza dal lavandino un punto di comando luce per lo specchio e una presa 10 A per il rasoio elettrico (fig. 3.12). Il punto luce generale installato al centro del soffitto è comandato da un interruttore installato all'esterno nell'antibagno in prossimità della porta di accesso al bagno (fig. 3.13).

Fig. 3.12 - Distribuzione prese impianto nel bagno


Dalla cassetta di derivazione installata nell'antibagno si alimenta anche il circuito luce di questo locale con comando installato nella stessa scatola portapparecchi utilizzata per il comando del punto luce del bagno.

Fig. 3.13 - Distribuzione luce bagno


Nel bagno ad un'altezza maggiore di 2,5 m sopra la vasca è installato il pulsante a tirante per le chiamate di emergenza dal bagno. La distribuzione di questi circuiti si sviluppa dalla stessa cassetta utilizzata per i circuiti luce ricavata mediante setti separatori una zona esclusiva (fig. 3.14). Si ricorda comunque che è lecita la promiscuità fra circuiti a tensione di esercizio diversa purché sia garantito lo stesso grado di isolamento dei cavi di energia anche per i conduttori dei circuiti a 12 V.

Fig. 3.14 - Distribuzione chiamata di emergenza bagno


continua...


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