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ILLUMINOTECNICA

 

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Illuminazione esterna e inquinamento luminoso
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5 – Misure per ridurre i consumi e l'inquinamento luminoso

Efficienza luminosa

Al fine di contenere i consumi energetici è importante utilizzare lampade con elevata efficienza luminosa come ad esempio lampade a vapori di sodio al alta pressione, queste lampade producono una luce gialla che può facilmente essere utilizzata per l'illuminazione stradale e di precorsi ciclabili o pedonali, per gli impianti sportivi è preferibile utilizzare lampade a vapori di alogenuri metallici che producono una luce più bianca. È bene evitare l'uso di lampare a vapori di mercurio che presentano una minore efficienza luminosa e nel loro invecchiamento hanno un effetto di progressivo abbassamento del flusso luminoso senza il classico sfarfallio che di solito è segnale per la sostituzione; alcune regioni vietano espressamente l'uso di lampade a vapori di mercurio. È altresì importante che anche gli alimentatori abbiamo un buon rendimento elettrico e che le ottiche degli apparecchi siamo di buona qualità con un alto rendimento espresso come rapporto tra il flusso luminoso generato dalla lampada e il flusso che esce dall'apparecchio stesso (tab.3).

 

Tipo di lampada

Efficienza (lm/W)

Vapori di sodio alta pressione (150 W tubolare)

100

Ioduri metallici (150 W tubolare)

80 ÷ 90

Vapori di mercurio

50 ÷ 55

Tab. 3

Controllo del flusso luminoso

Per quanto riguarda l'illuminazione della pavimentazione sia essa stradale o pedonale o cortilizia, bisogna utilizzare apparecchi con ottiche che impediscono al flusso luminoso la dispersione verso l'alto, in alcune regioni è consentito una diffusione verso l'alto non superiore al 3% sul totale, mentre in altre si danno dei valori limite in Cd/m 2 per angoli di 90° dalla verticale e 0 Cd/m 2 per angoli superiori. Spesso nei centri storici per esigenze ornamentali si consentono dei valori di dispersione più alti al fine di poter utilizzare apparecchi tipo “lanterne” con ottiche aperte.

Illuminazione di edifici e monumenti

L'illuminazione delle facciate degli edifici è solitamente una delle maggiori cause di inquinamento luminoso, è bene quindi che limitarne l'uso e utilizzare apparecchi che illuminano dall'alto verso il basso, anche se l'effetto scenico ne risente. L'illuminazione dal basso verso l'alto (fig. 3) è espressamente vietata in quasi tutte le regioni che si sono dotate di apposite leggi; mentre è consentita per monumenti ed edifici storici e monumentali.

Fig. 3 - L'illuminazione dal basso verso l'alto è espressamente vietata in quasi tutte le regioni che si sono dotate di apposite leggi ma consentita per monumenti ed edifici storici (www.cielobuio.org)

I fasci di luce devono però ricadere all'interno della sagoma dell'edificio (fig. 4) e con dei limiti di luminanza che vanno da 0,5 ÷ 1 cd/m 2 . Qualora la sagoma della superficie sia irregolare si da un limite al flusso diretto verso l'emisfero superiore che non viene intercettato dalla struttura illuminata, generalmente del 10% (fig. 5).

 

 

Fig. 4 - I fasci di luce devono però ricadere all'interno della sagoma dell'edificio e con dei limiti di luminanza che vanno da 0,5 ÷ 1 cd/m 2
Fig. 5 - Quando la sagoma della superficie è irregolare il flusso diretto verso l'emisfero superiore che non viene intercettato dalla struttura illuminata generalmente non deve essere superiore al 10%

Riduzione del flusso luminoso

Quasi tutte le leggi regionali impongono la riduzione del flusso luminoso del 30% o del 50% dopo un orario prestabilito che può andare dalle 22 alle 24. Questo risultato può essere ottenuto sia con lo spegnimento alternato dei punti luce, sia utilizzando i riduttori di flusso, sia utilizzando apparecchi dotati di due lampade una di potenza maggiore e una di potenza minore. Va subito precisato che, sulle strade, l'espediente di spegnere un centro ogni tre oppure ogni due non è consentito dalla Norma UNI 10439 perché compromette l'uniformità dell'illuminamento. Da alcuni anni sono in commercio delle apparecchiature definite “riduttori di flusso” che permettono di variare la tensione sulle linee di alimentazione degli apparecchi illuminanti per diminuirne il flusso prodotto. Gli apparecchi di vecchia generazione si basano sull'utilizzo di autotrasformatori mentre quelli di nuova generazione utilizzano inverter in grado di variare sia la tensione che la frequenza. Questo consente una maggiore riduzione prima di provocare lo spegnimento della lampada e di stabilizzare la tensione da eventuali sbalzi, buchi e sovratensioni, con l'effetto di prolungare la durata di vita delle lampade (tab. 4).


Tipo di lampada
Rendimento da/a
Riduzione di potenza
%
Valori minimi di tensione a regime ridotto
Senza steady-state
con
steady-state
Incandescenza
Incandescenza con alogeni
Vapori di mercurio (Hg)
Vapori di sodio (Na) alta pressione
Vapori di sodio bassa (Na) pressione
Vapori di sodio (Na) a.p. con reattore Hg
Vapori di sodio (Na) a.p. con accenditore incorporato
Ioduri metallici
Fluorescenti
Fluorescenti a risparmio di energia
Buono/Ottimo
Buono/Ottimo
Suff./Buono
Buono/Ottimo
Suff./Discreto
Discr./Buono
Discr./Buono
Suff./Suff.
Suff./Suff.
Discr./Buono
40-50
40-50
20-25/33-38
40-45
25-30
30-35
35-40
18-20
20-25
20-35
170
170
190
170
185
185
175
200
185
180
--
--
180
--
--
175
--
--
--
--

Tab. 4

La soluzione dell'apparecchio con doppia lampada presenta l'inconveniente di richiedere anche l'uso di un conduttore in più nella linea di alimentazione e diventa poco vantaggioso negli impianti estesi mentre è conveniente nei piccoli impianti con pochi punti luce dove il costo del riduttore di flusso avrebbe una incidenza troppo alta.

Limitazione degli sprechi

Quasi tutte le leggi regionali impongono dei divieti per evitare inutili sprechi di energia e ridurre l'inquinamento luminoso come ad esempio:

 

•  Spegnimento delle insegne pubblicitarie dopo un orario stabilito, sono escluse quelle ritenute di pubblica utilità come le delle farmacie di turno e quelle dei locali che rimangono aperti fino a tarda notte;

•  divieto di utilizzare fasci di luce fissi o roteanti per fini pubblicitari o di richiamo, sia verso il cielo che su superfici naturali (fig. 6).

•  utilizzare i valori di illuminamento minimi consentiti dalle norme.

Fig. 6 - Divieto di utilizzare fasci di luce fissi o roteanti per fini pubblicitari o di richiamo, sia verso il cielo che su superfici naturali (www.cielobuio.org)


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