Progetti in reteScuola e formazioneRegistratiHome page

 

 






IMPIANTI

 

IndietroHome Avanti

La sicurezza degli impianti elettrici nei locali ad uso medico
(3/12)

3.1 Macroshock

Si presenta il macroshock quando si ha un passaggio di corrente nella persona dovuto al contatto tra una parte accidentalmente in tensione e una parte del corpo umano. La corrente attraversa il corpo interessandone un'ampia sezione ma solo una minima parte fluisce attraverso il cuore. Il rischio che il cuore entri in fibrillazione ventricolare è minimo (fig. 3.4).

Fig. 3.4 - Macroshock

3.2 Microshock

I rischi aumentano quando il paziente è sottoposto a pratiche medico chirurgiche che comportano interventi di cateterismo cardiaco oppure, più semplicemente, l'applicazione di sonde o elettrodi vicino al cuore. Non si parla più di macroshock ma di microshock perché la corrente, attraversando in gran parte il cuore, introduce un disturbo agli equilibri elettrofisiologici dell'attività cardiaca che rende molto elevata la probabilità di una fibrillazione ventricolare (fig. 3.5). Difendersi dal pericolo di macroshock può essere relativamente semplice utilizzando i classici metodi repressivi prescritti dalle Norme 64-8, per proteggersi dal microshock, a causa dei valori estremamente piccoli di corrente in grado di attivare il fenomeno di fibrillazione cardiaca, è necessario adottare alcuni accorgimenti aggiuntivi, intervenendo sia sugli impianti sia sugli apparecchi elettromedicali.

Fig. 3.5 - Microshock

4. Circuiti che presentano il pericolo di microshock

Di seguito sono rappresentate le condizioni circuitali che più comunemente possono determinare il pericolo di microshock tralasciando per il momento i sistemi di protezione idonei a rimuovere tali rischi. Per semplicità si considera per ora il solo sistema TT, trascurando momentaneamente i sistemi TN e IT perché, come vedremo, un'efficace protezione delle persone potrà essere ottenuta solo mediante separazione elettrica, rendendo quindi indipendente il circuito di alimentazione dal circuito separato.

4.1 - Apparecchio di classe I alimentato direttamente dalla rete

Nel circuito di fig. 4.1 un apparecchio di classe I è alimentato direttamente dalla rete. Un efficiente collegamento a terra disperde una corrente Id di 1000 microampere, limite ammesso dalle norme al primo guasto per apparecchi elettromedicali di tipo B, BF e CF (tab 2.1). La corrente IBche fluisce nel paziente, ipotizzando una resistenza del paziente RB di 300 ohm e una resistenza RPE di 0,2 ohm fino al nodo di terra, vale:

Fig. 4.1 - Non sussistono condizioni di pericolo per un apparecchio elettromedicale di classe I in condizioni di primo guasto alimentato direttamente dalla rete e collegato al circuito di protezione

RB resistenza del paziente
IB corrente nel paziente
REn resistenza del neutro
RE resistenza dell'impianto di terra di protezione
RPE resistenza del PE fino al nodo di terra
Id corrente di dispersione verso terra dell'apparecchio

continua...

Inizio pagina

Prodotto da Elektro 2000

Diritti sul Copyright