Perché e quando occorre sezionare il neutro?

Per sezionamento si intende la messa fuori tensione di un impianto o di una sua parte ai fini della sicurezza delle persone che lavorano su od in vicinanza di parti attive ( CEI 64-8, art. 28.1 Sezionamento – “ Funzione che contribuisce a garantire la sicurezza del personale incaricato di eseguire lavori, riparazioni, localizzazione di guasti o sostituzione di componenti elettrici, su o in vicinanza di parti attive” ). Il sezionamento in bassa tensione può essere ottenuto mediante dei comuni sezionatori, oppure più spesso mediante altri dispositivi, ai quali può essere demandata anche la funzione di sezionamento, come fusibili, interruttori automatici, prese a spina, ecc.
Occorre poter sezionare ogni circuito dall'alimentazione, o un gruppo di circuiti con uno stesso dispositivo se “le condizioni di servizio lo consentono” (CEI 64-8 art. 462.1), aprendo il circuito su tutti i conduttori attivi, ad eccezione di quanto indicato nell'art. 461.2 delle CEI 64-8: “ Nei sistemi TN-C e nella parte TN-C dei sistemi TN-C-S sul conduttore PEN non devono essere inseriti dispositivi di sezionamento o di comando. Nella parte TN-S dei sistemi TN-C-S e nei sistemi TN-S invece non sono richiesti il sezionamento o l'interruzione del conduttore di neutro salvo nei circuiti a due conduttori fase-neutro, quando tali circuiti abbiano a monte un dispositivo di interruzione unipolare sul neutro (per es. un fusibile o un interruttore unipolare)”.

Secondo le norme CEI 64-8, nei sistemi TT e IT il conduttore di neutro deve invece essere sempre sezionabile. Deve essere previsto su ciascun circuito un dispositivo di sezionamento sìa sui conduttori di fase sia sul conduttore di neutro . N ei sistemi IT il neutro non è collegato a terra e va dunque considerato un conduttore attivo. Nei sistemi TT il neutro è collegato a terra e in condizioni normali non assume potenziali pericolosi verso terra. I n particolari condizioni di guasto possono però manifestarsi sul neutro potenziali pericolosi e per questo è richiesto il suo sezionamento. In figura 1 sono rappresentate e descritte schematicamente le situazioni più frequenti che potrebbero mettere il neutro in tensione.

Fig. 1 - Sul conduttore di neutro possono stabilirsi tensioni pericolose 1) fulminazione di origine atmosferica nei pressi del punto di messa a terra del neutro; 2) un guasto a terra sul sistema di alta tensione; 3) correnti di squilibrio di una certa consistenza; 4) un corto circuito fase neutro sul lato bassa tensione; 5) un guasto a terra sul sistema di bassa tensione (in linea o presso un utente); 6) interruzione del conduttore di neutro; 7) intervento di un fusibile.

Un guasto piuttosto comune fra quelli descritti è quello si manifesta a terra sul sistema di bassa tensione (in linea o presso un utente). Si stabilisce così un circuito di guasto verso terra nel quale si trova inserita la resistenza di terra del neutro; se questa non è abbastanza bassa rispetto alla resistenza di terra del punto dì guasto la tensione sul neutro può diventare pericolosa per le persone.
Negli impianti utilizzatori con propria cabina, sistemi TN, l'impianto di terra è unico e generale ed essendo le due resistenze di terra connesse dal collegamento tra i dispersori il pericolo che si manifestano tensioni pericolose verso terra non esiste. Un caso particolare è però quello prescritto nell'art. 461.2 delle CEI 64-8 citate più sopra. Le norme si preoccupano nei sistemi TN-S dei circuiti con due conduttori fase-neutro con protezione unipolare a monte sul neutro. L'intervento di un dispositivo unipolare sul conduttore di neutro potrebbe causare un pericolo per chi si trovasse a lavorare a valle dell'interruzione. Per questo la norma nei sistemi TN-S non richiede il sezionamento del neutro, con la sola eccezione per i circuiti a due conduttori fase-neutro quando abbiano a monte un dispositivo di interruzione unipolare sul neutro, come ad esempio un fusibile.