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Quadri elettrici di bassa tensione
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Generalità

Le norme di riferimento per i quadri elettrici di bassa tensione sono la EN 61439-1 (CEI 17-113) " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 1: Regole generali” e la EN 61439-2 (CEI 17-114), " Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT) - Parte 2: Quadri di potenza ", pubblicate in contemporanea nel gennaio 2010.

Figura 1 – Quadri BT, la norma CEI EN 60439-1 è sostituita dalle CEI EN 61439-1 e CEI EN 61439-2

A queste due norme, le prime fra un gruppo di norme sui quadri di bassa tensione per le quali è in atto il rifacimento, dovrebbe seguire una serie di fascicoli così identificati:

  • EN 61439-0: Guida di applicazione e supporto alla specificazione dei quadri;
  • EN 61439-3: Quadri di distribuzione per personale non addestrato (sostituirà la norma EN 60439-3);
  • EN 61439-4: Quadri per cantiere (sostituirà la norma EN 60439-4);
  • EN 61439-5: Quadri di distribuzione per reti pubbliche (sostituirà la norma EN 60439-5);
  • EN 61439-6: Condotti sbarre (sostituirà la norma EN 60439-2).

La EN 61439-1 (CEI 17-113) si applica ai quadri di bassa tensione, indipendentemente dalla forma e dalla dimensione. Non è applicabile ai dispositivi singoli e a unità funzionali autonome che rispondono alle specifiche norme (avviatori di motori , interruttori di manovra con fusibili, apparecchi elettronici, ecc).

Un quadro elettrico può essere definito come un'apparecchiatura costituita da una " combinazione di uno o più apparecchi di protezione e/o di manovra, con gli eventuali dispositivi di comando, misura, segnalazione, protezione, regolazione, ecc., completamente montati sotto la responsabilità del costruttore, con tutte le interconnessioni elettriche e meccaniche interne, compresi gli elementi strutturali di supporto ".

Siamo nell'ambito della bassa tensione e dunque la tensione nominale non deve essere superiore a 1000 V in corrente alternata o 1500 V in corrente continua. Nessun limite, né superiore né inferiore, è invece previsto per la corrente nominale del quadro.

Per quanto concerne l'installazione e la collocazione si possono suddividere in fissi, mobili, trasportabili, per interno, per esterno, in involucro oppure a giorno, mentre in relazione alla funzione possono essere di distribuzione, comando, generazione, regolazione, trasformazione.

Non si escludono nemmeno condizioni particolari di servizio quali ad esempio l'impiego su navi, su veicoli, a bordo macchina e in luoghi con presenza di atmosfere esplosive.

Non sussiste più la distinzione fra quadri costruiti in serie (AS quadro totalmente sottoposto a prove di tipo) o non in serie (ANS quadro parzialmente sottoposto a prove di tipo). Ora la norma si applica sia ai quadri costruiti come singolo esemplare sia in grande o piccola serie, sia provati in fabbrica che verificati con metodi analitici o di confronto.

La norma non è applicabile ai dispositivi singoli e a unità funzionali autonome che rispondono a specifiche norme di prodotto (es. avviatori di motori , interruttori di manovra con fusibili, apparecchi elettronici, ecc). Il campo di applicazione della norma EN 61439-1 si potrebbe teoricamente estendere anche ai quadri per uso domestico e similare. Poiché la sua applicazione risulterebbe inutilmente gravosa, per i piccoli centralini domestici ci si può riferire, semplificando notevolmente le procedure di verifica, ad una specifica norma, la CEI 23-51, appositamente redatta per questi piccoli quadri.

Figura 2 - Quadri elettrici di bassa tensione

Il costruttore del quadro

Alla realizzazione e alla messa in servizio di un quadro contribuiscono solitamente più soggetti. A prescindere da chi e da quanti hanno partecipato alla realizzazione del quadro, esiste però sempre un soggetto che si assume, direttamente ed in modo inequivocabile, ogni responsabilità sul quadro nel suo insieme: il costruttore. In pratica, il costruttore del quadro è individuabile “ nell' organizzazione che si assume la responsabilità del quadro finito ”. La norma infatti identifica il quadro come un componente specifico dell'impianto, eseguito da un costruttore, che si assume la piena responsabilità sulla conformità alle normative vigenti ed il cui nome è riportato su di una targa fissata al quadro stesso.

Stabilite le prestazioni richieste al quadro, sommariamente definite dall'utente finale e specificate nel dettaglio dal progettista dell'impianto elettrico, nella costruzione vera e propria del quadro si possono identificare le seguenti figure:

  • i fornitori dei vari componenti assemblati nel quadro;
  • i produttori della carpenteria e delle sbarre;
  • gli assemblatori del quadro;
  • gli installatori che collocano e collegano il quadro all'interno dell'impianto.

A volte uno stesso soggetto può accollarsi due o più competenze. Il quadro, ad esempio, può essere realizzato in proprio dall'installatore stesso che però in questo caso ne diventa anche il costruttore e come tale ne deve garantire personalmente la conformità alla norma. In ogni caso, indipendentemente dalle specifiche competenze, ognuno dei soggetti deve rispondere del proprio lavoro, citare i riferimenti alla specifica norma ed indicare limiti e condizioni per una corretto montaggio dei componenti costituenti il quadro.

Se il quadro è costruito assiemando diversi componenti, si dovranno seguire determinate regole per assicurare la limitazione del cortocircuito, la tenuta dell'isolamento, il rispetto dei limiti di sovratemperatura, ecc.

I quadri possono anche essere forniti, completi in tutte le loro parti, in sistemi di montaggio, quello che la norma definisce sistema di quadri : gamma completa di componenti meccanici ed elettrici - involucri, sbarre, unità funzionali, ecc. -, definita dal costruttore originale, che può essere assemblata in accordo con le istruzioni del costruttore originale per ottenere quadri differenti. Si può notare che la norma EN 61439-1 cita una nuova figura, quella del costruttore originale, intesa come l'organizzazione che ha effettuato il progetto originale e le verifiche associate di un quadro conformemente alla Norma del quadro. Un quadro verificato dal costruttore originale e realizzato o assemblato da un altro costruttore non necessita della ripetizione delle verifiche originarie di progetto (le verifiche individuali prescritte dalla norma devono però essere sempre eseguite su ogni quadro finito) se tutte le prescrizioni e le istruzioni fornite dal costruttore originale sono state integralmente rispettate. E' evidente che eventuali modifiche apportate da parte del costruttore del quadro al di fuori del le prescrizioni e delle istruzioni fornite dal costruttore originale tramutano il costruttore finale del quadro in costruttore originale..

 

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