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Relè ausiliari e relè a tempo, contaimpulsi
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Regolando il valore della resistenza, mediante l'uso di una resistenza variabile, risulta possibile variare il tempo di impostazione. Una buona precisione di funzionamento si ottiene con i modelli che utilizzano un circuito con oscillatore RC, oppure, per avere una maggiore precisione, al quarzo. In questi casi l'oscillatore fornisce una sequenza di impulsi che vengono contati e confrontati con il valore impostato; quando i due valori sono uguali, l'uscita viene attivata (relè). I temporizzatori elettronici hanno caratteristiche più pregiate rispetto ai temporizzatori elettromeccanici; infatti hanno una regolazione più ampia dei tempi (campi di regolazione del tempo commutabili da 0,001 s fino a 9999 h), un'elevata ripetibilità del tempo di intervento, un grado di precisione più elevato, che risulta indipendente dalle variazioni della frequenza e della tensione di alimentazione (0.8 ¸ 1,1 U n ), un funzionamento ad elevate temperature (fino a + 55 °C ), un'elevata resistenza agli urti ed alle vibrazioni e hanno un minor tempo di riazzeramento. Sono disponibili con uno o due contatti in scambio ritardati e, in alcuni casi, anche con un contatto istantaneo.

Per i temporizzatori elettronici sono previste generalmente le seguenti tensioni di alimentazione:

•  24 V AC/DC;
•  110 ¸ 127 V AC;
•  220 ¸ 240 V AC;
•  42 ¸ 48 V AC/DC;
•  60 V AC/DC.

Tramite appositi morsetti alcuni modelli possono funzionare a differenti tensioni di alimentazione e differenti tipi di corrente. Questa caratteristica permette di coprire i più usuali campi di impiego nei quadri elettrici di comando, con pochi apparecchi.

Fig. 15 - Esempio di temporizzatore elettronico digitale: a) Modello con dimensioni standard DIN 72x72 mm tipo H5BR - b) Descrizione del pannello frontale (Omron).

Dal punto di vista costruttivo, i temporizzatori possono essere del tipo per il montaggio su zoccolo o per il montaggio diretto su profilato DIN EN 50022-35 (DIN 35), per il fissaggio a vite o per il montaggio incassato in quadri con dimensioni standard DIN 72x72 mm. Con l'impiego di accessori di montaggio si può elevarne anche il grado di protezione, un po' come si è visto a proposito dei relè ausiliari. Un temporizzatore può essere realizzato anche utilizzando, oltre ad un relè ausiliario, un apposito modulo temporizzatore che viene inserito tra il relè e lo zoccolo o di fianco come rappresentato nella fig. 16a. Mediante lo spostamento di appositi microselettori, è possibile commutare la gamma di taratura del tempo di ritardo.

 

Fig. 16 - a) Esempio di relè monostabile con modulo temporizzatore multiscala con montaggio su zoccolo (Finder) - b) Temporizzatore elettronico analogico modulare multifunzione e multiscala con dimensioni standard da 17,5 mm , due contatti in scambio e fissaggio su guida DIN simmetrica (EN 50022). Si noti sull'apparecchio il commutatore rotativo per la selezione delle funzioni (mode), il commutatore per selezionare la scala (range), nell'esempio impostata ad 1 s, il trimmer per la regolazione del tempo, tarabile manualmente con un cacciavite, la targhetta bianca a scatto per l'identificazione dell'apparecchio, i due LED che indicano lo stato del temporizzatore e i morsetti per i collegamenti con le altre apparecchiature. Si noti infine a lato lo schema elettrico e il diagramma di lavoro a seconda della funzione scelta (Crouzet).

 


Fig. 17 - Funzioni disponibili con i relè a tempo multifunzione e multiscala (Siemens).

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