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Luoghi conduttori ristretti
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1. Generalità

Un luogo si definisce conduttore ristretto quando si presenta delimitato da superfici metalliche o comunque conduttrici in buon collegamento elettrico con il terreno (fig. 1) e al suo interno è elevata la probabilità che una persona possa venire in contatto con tali superfici attraverso un'ampia parte del corpo diversa da mani e piedi (es. i serbatoi metallici naturalmente o intenzionalmente a terra, gli scavi, i tralicci, ecc... ). Generalizzando si possono considerare luoghi conduttori ristretti tutti quegli ambienti nei quali, in relazione al tipo di attività svolta, una persona possa trovarsi in condizioni di pericolo a causa delle particolari caratteristiche ambientali.

Fig. 1 – Il luogo conduttore ristretto è reso più pericoloso a causa delle particolari condizioni ambientali.

Questi luoghi sono considerarti particolarmente pericolosi per i seguenti motivi:

  • bassa resistenza verso terra
  • resistenza ridotta del corpo umano
  • percorsi della corrente attraverso il corpo umano più pericolosi
  • difficoltà di interruzione del contatto dalle parti conduttrici.

In queste condizioni risultano essere particolarmente pericolosi gli apparecchi portatili che vengono impugnati durante l'uso dall'operatore. Si presume infatti che sia maggiore la frequenza di guasti su questi utilizzatori rispetto a quelli di tipo fisso e che sia più elevata la probabilità che la persona possa entrare in contatto con l'apparecchio elettrico, spesso con entrambe le mani e con una maggiore pressione di contatto, in concomitanza di un guasto. Di questi luoghi si occupa alla sezione 706 la Norma CEI 64-8 con prescrizioni che si riferiscono in particolare alla protezione dai contatti diretti e indiretti.

2. Protezione contro i contatti diretti

In generale la protezione contro i contatti diretti deve essere sempre totale

mentre le misure di protezione parziali ottenute mediante ostacoli e distanziamento non sono ammesse.

•  In generale la protezione contro i contatti diretti può essere attuata mediante:

•  Isolamento delle parti attive;

•  Involucri o barriere con grado di protezione minimo IPXXB. Per le superfici orizzontali superiori a portata di mano il grado di protezione non deve essere inferiore a IPXXD.

•  Per i circuiti di alimentazione di tipo SELV, a prescindere dalla tensione nominale, deve essere sempre approntata almeno una delle seguenti protezione contro i contatti diretti:

•  barriere od involucri con un grado di protezione almeno IPXXB;

•  isolamento in grado di sopportare una tensione di prova di 500 V per 1min.

 


continua...

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