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Il nuovo contatore ENEL - Valutazioni impiantistiche (1/2)

1. Generalità

E' iniziata da parte dell'ENEL la sostituzione del vecchio contatore analogico con il nuovo contatore digitale. La sostituzione dei contatori non comporta solamente un cambio di design, ma ci spinge ad una serie di considerazioni sulle implicazioni che tale operazione potrà avere dal lato impiantistico. Ciò che fa riflettere, è che l'interruttore automatico magnetotermico che ha le funzioni di limitatore, è un interruttore di tipo D con corrente nominale In=63 A e potere di interruzione 6000 A. Poiché il limitatore deve funzionare per contratti che vanno da 3kW a 10 kW, oltre all'interruttore è presente una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elettronico, in grado di aprire l'interruttore quando viene superata la potenza contrattuale stabilita. La regolazione dello sgancio avviene a distanza: ricordiamo infatti che il cambio di potenza contrattuale avviene senza l'intervento diretto dell'operatore, tramite una semplice telefonata.

2. Le cose come sono ora (contatore analogico)

Il montante, conduttura che parte dal gruppo di misura e termina nel quadretto d'appartamento, deve essere protetto ovviamente sia dai corto circuiti che dai sovraccarichi. La protezione è in genere assolta da un interruttore magnetotermico che ingloba entrambe le caratteristiche di protezione . La protezione dal sovraccarico può essere realizzata tramite un dispositivo posto anche al termine della conduttura mentre la protezione dal corto circuito va effettuata all'inizio della conduttura e, trattandosi di un unico dispositivo, la posizione obbligata diventa la base del montante.
Ma la norma CEI 64-8 pone una deroga a questo obbligo, nel senso che il dispositivo di protezione subito dopo il contatore, può essere omesso se sono verificate contemporaneamente queste tre condizioni:
· Sia presente e accessibile all'Utente l'interruttore automatico del distributore e tale dispositivo abbia i requisiti richiesti per la protezione contro i cortocircuiti (con i contatori analogici questo avviene).
· Le protezioni installate all'entrata del montante nell'unità immobiliare siano atte a proteggere contro i sovraccarichi il montante.
· Il montante sia realizzato in modo da rendere minimo il rischio di corto circuito e protetto contro le sollecitazioni meccaniche, termiche e contro l'umidità.
Facciamo un esempio concreto. Tipico contratto da 3 kW: sezione del montante 4 o 6 mm2 (come da guida CEI 64-50 per cavi multipolari o tubi posati singolarmente), portata Iz rispettivamente di 32 e 41 A, lunghezza massima di 30-33 m ipotizzando una caduta di tensione sul montante del 2% (metà del totale).
In questo caso nei vecchi contatori la prima condizione è verificata. Infatti, dalle curve dell'energia specifica passante degli interruttori non modulari (ma per i modulari la situazione è pressochè la stessa), installati nei contatori a disco (vedi fig 2.1), si vede chiaramente che l'energia termica lasciata passare dall'interruttore per qualunque valore di corto circuito è sempre inferiore alla energia specifica tollerabile, sia da un cavo di sezione 4 mm2 che 6 mm2 (materiale rame, isolante PVC). I2t <= K2S2 e protezione garantita dunque contro il cortocircuito. Fermo restando che l'Ente distributore non si accolla alcuna responsabilità in caso di mancato funzionamento del proprio dispositivo.

 

Fig. 2.1 - Caratteristica I2t dei limitatori installati sui vecchi contatori analogici


La seconda condizione, per ambienti ordinari, è prevista dalle normative (CEI 64-8) potendo il dispositivo di protezione dai sovraccarichi essere posto al termine del montante (vedi fig. 2.2); oppure addirittura eliminando l'interruttore sul montante, affidandone la protezione ai dispositivi posti sulle derivazioni a patto di rispettare la condizione In1 + In2 <= Iz, come nel caso di fig. 2.3 in cui si ha 10 + 16 <= 32 oppure 10 + 16 <= 41 entrambe verificate.

Fig. 2.2 - Protezione del montante senza magnetotermico al suo inizio

 

La terza condizione può essere ottenuta abbastanza facilmente con semplici accorgimenti installativi.
In conclusione quindi, con i vecchi e ancora attuali contatori è consentita anche la soluzione di protezione del montante, senza interruttore magnetotermico posto alla sua base.

Fig. 2.3 - Protezione del montante senza magnetotermico nemmeno al termine del cavo

 

Continua...

 

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