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La corretta scelta degli interruttori differenziali
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Fig. 8 - Coordinamento dell'interruttore differenziale combinato con un dispositivo
di protezione contro il cortocircuito (SCPD)

In aggiunta alla protezione contro i cortocircuiti deve prevista anche una protezione contro i sovraccarichi. In figura 9 è riportato un esempio di coordinamento corretto e scorretto dell'interruttore differenziale puro con opportuni dispositivi di protezione contro il sovraccarico. In ogni caso il costruttore deve fornire indicazioni per la corretta scelta di uno o più dispositivi idonei alla protezione contro le sovracorrenti.

Fig.9 – Esempio di coordinamento fra interruttore differenziale puro e dispositivi di protezione contro il sovraccarico

5.2 Interruttori differenziali per uso domestico e similare

Sono apparecchiature destinate ad un'utenza non esperta e per questo motivo sono normalmente di tipo monoblocco con protezione magnetotermica incorporata oppure adattabili, del tipo assiemabile direttamente dall'installatore (norma EN 61009). Gli interruttori differenziali con sganciatore magnetotermico incorporato svolgono la doppia funzione di protezione delle condutture e di se stessi eliminando quindi tutte le problematiche inerenti il coordinamento SCPD - interruttori differenziali puri. I blocchi differenziali adattabili devono essere cablati con un idoneo interruttore magnetotermico direttamente dall'installatore conformemente alle istruzioni fornite dal costruttore. Il dispositivo svolge la funzione di rilevazione della corrente differenziale e di comando del cinematismo di sgancio dell'interruttore di protezione dalle sovracorrenti. A cura del costruttore deve essere impedito l'accoppiamento di interruttori automatici aventi una determinata corrente nominale con un blocco differenziale a corrente massima inferiore e con blocchi differenziali aventi un numero di poli maggiore. L'assemblaggio dei due componenti deve in ogni caso essere facile e sicuro e deve essere impedito un montaggio scorretto. L'accoppiamento deve avvenire una sola volta e, per evitare modifiche all'insieme tali da comprometterne la sicurezza, la separazione tra i due blocchi deve essere possibile solo rompendo o danneggiando in modo evidente gli elementi di fissaggio. Sul blocco differenziale deve essere riportato in modo visibile, anche dopo il montaggio, il simbolo riportato in figura 10. Le caratteristiche del prodotto assemblato si presentano identiche al tipo monoblocco eliminando anche in questo caso la necessità di particolari verifiche per quanto concerne il coordinamento con l'SCPD.

Fig. 10 - Simbolo che deve essere riportato sui blocchi differenziali assiemabili con interruttore magnetotermico e che deve essere ben visibile anche dopo il montaggio

5.2 Interruttori differenziali per uso generale

Gli interruttori differenziali per uso generale devono essere conformi alle norme CEI EN 60947-2. Le esigenze di sicurezza, congiuntamente a quelle di continuità di servizio, ne ha favorito la diffusione, soprattutto dispositivi differenziali di tipo elettronico, negli ambienti di tipo industriale. Normalmente sono di tipo regolabile e quindi possono essere installati solo in impianti condotti da personale addestrato. La regolazione a gradini o continua sia della corrente differenziale sia dei tempi di intervento li rende particolarmente flessibili e adatti a realizzare la selettività di intervento.

5.3 Interruttori differenziali a funzionamento dipendente o indipendente dalla tensione di rete

La protezione delle persone può essere attuata solo con apparecchi in grado di funzionare anche quando, interrompendosi il neutro, ma in presenza di tensioni pericolose, può mancare l'alimentazione ad eventuali dispositivi di amplificazione. Con gli sganciatori differenziali a relè polarizzato siamo in grado di ottemperare a tale necessità mentre questo non è solitamente possibile con interruttori di tipo elettronico. L'uso di tali dispositivi è consentito solo se installati su circuiti (ad esempio circuiti terminali protetti da differenziali elettronici ad alta sensibilità da 10 mA) protetti da interruttori differenziali con sganciatori a relè polarizzato. L'impiego dei dispositivi di tipo elettronico è previsto dalle norme che però richiedono dispositivi di apertura in caso di mancanza o abbassamento della tensione di rete e l'impossibilità di richiusura automatica al ritorno della stessa. Tali prerogative se da un lato forniscono una sufficiente garanzia di sicurezza dall'altro impediscono la diffusione di tali tipi di sganciatori elettronici problemi legati alla necessità di dover riarmare l'interruttore ad ogni interruzione della rete di alimentazione.

 



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