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Impianti EX (16)

12 - Modo di protezione Ex-m (EN 50028 - CEI 31-13)

Il modo di protezione Ex-m consiste nell'incapsulare il componente da proteggere in un composto di resina, in modo che l'atmosfera esplosiva esterna non possa essere innescata.
La modalità è abbastanza semplice, ma come si può intuire è applicabile solo a piccoli componenti (pensate ad un quadro o ad un motore inglobati in un blocco di resina !). Infatti le principali applicazioni presenti e soprattutto future (l'Ex-m è un metodo di giovane età) si rivolgono a circuiti stampati, singoli componenti come condensatori, transistor, relè statici, sensori, pile, fusibili, accumulatori, circuiti di alimentazione per lampade e comunque tutti i componenti statici in generale.
La protezione per incapsulamento , come previsto dalla norma EN 60079-14 - CEI 31-33, è adatta per la zona 1 (e 21 se parliamo di polveri). Tuttavia, esiste una tecnica di incapsulamento speciale, chiamata Ex-ma, basata su un principio di doppia protezione, tale per cui in caso di guasto la sicurezza viene garantita dalla protezione aggiuntiva, che è adatta anche per la zona 0. Le prescrizioni da adottare per raggiungere questo grado aggiuntivo di protezione ed ottenere un incapsulamento speciale sono indicate nella norma EN 50284 - CEI 31-43.
Il componente incapsulato, ha bisogno di collegamenti con il resto dell'impianto e quindi si pone il problema di come inserire questo cavo senza alterare la protezione del composto di resina. In genere si lascia un tratto di conduttore nudo nel composto, della lunghezza di almeno 5 mm.

Figura 12.1 - Schematizzazione del modo di protezione Ex-m

 

13 - Modo di protezione Ex-o (EN 50015 - CEI 31-5)

Modo di protezione secondo il quale le costruzioni elettriche o parti di esse sono immerse in un liquido di protezione (in genere olio) in maniera tale che un'atmosfera esplosiva che si trovi al di sopra del liquido o all'esterno della custodia (vedi fig. 13.1)non possa essere innescata. E' questa la definizione della norma e spiega abbastanza bene di cosa si tratta. Un'altra cosa che si capisce abbastanza bene sono i problemi di manutenzione e controllo che si incontrano, per mantenere il livello dell'olio, per mantenere la pressione a livelli adeguati sia in custodie ermetiche che non ermetiche, per svuotare e riempire la custodia in caso di lavori sull'apparecchiatura.
Da quanto detto, si può concludere che anche questo modo non gode di grande popolarità. Quando sentiamo parlare di olio, pensiamo subito ai trasformatori, ed è infatti essenzialmente su queste macchine che si concentra il modo di protezione Ex-m.

Figura 13.1 - Schematizzazione del modo di protezione Ex-o

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