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IMPIANTI

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pericolose per la presenza di gas, effettuata in base alla norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-
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Impianti EX (17)

14 - Modo di protezione Ex-q (EN 50017 - CEI 31-6)

Il modo di protezione Ex-q, chiamato a riempimento pulverulento, è simile all'Ex-o, solo che le parti suscettibili di innescare un'atmosfera esplosiva sono immerse in un materiale di riempimento (particelle di quarzo o di vetro), invece che nell'olio. Una delle differenze è quindi che, mentre è pensabile far funzionare una macchine in movimento immersa in olio, altrettanto non lo è se è immersa in sabbia.
Qui non viene impedito l'ingresso del gas all'interno della custodia, ma viene impedita comunque l'esplosione per il fatto che la fiamma viene estinta nel suo propagarsi attraverso il percorso nel materiale di riempimento.
Le principali applicazioni vengono ristrette alle apparecchiature funzionanti in bassa tensione (1000 V è la massima tensione di alimentazione ammessa). E' tipico il suo uso per i condensatori di rifasamento delle lampade fluorescenti protette con l'Ex-e.

Figura 14.1 - Schematizzazione del modo di protezione Ex-q

 

15 - Modo di protezione Ex-s

Come avrete notato, nel titolo di fianco al simbolo della protezione Ex-s, non è stata indicata alcuna norma di riferimento, al contrario dei metodi precedenti. Infatti, ciò che caratterizza questo modo di protezione è che non è coperto da nessuna norma. Viene chiamato modo di protezione speciale.
Succede che vengono adottate, da parte delle aziende costruttrici, delle soluzioni di protezione che non sono previste da nessuna norma, ma che vengono ritenute equivalenti ai fini della sicurezza. L'azienda allora sottopone l'apparecchiatura all'esame di un organismo nazionale riconosciuto. Se le prove di laboratorio confermano l'equivalenza nella protezione, viene rilasciato un certificato che attesta l'apparecchiatura realizzata con modo di protezione Ex-s. Questo certificato ha validità solo nazionale, e quindi se si vuole utilizzare l'apparecchiatura anche in altro paese, occorre rifare la certificazione anche in quel paese.
In definitiva le soluzioni definite Ex-s sono sperimentazioni che, a volte, poi col tempo, diventano di uso comune e vengono regolarizzate in una norma.

 

16 - Modi di protezione composti

Molto spesso accade che una apparecchiatura elettrica, per la sua protezione, non si appoggi su un singolo modo di protezione, ma su due o più modi: tipico è l'esempio del motore protetto con custodia a prova di esplosione Ex-d, con morsettiera protetta con il modo a sicurezza aumentata Ex-e.
La necessità nasce dal fatto che l'Ex-e si applica solo alle apparecchiature che non possono essere causa di innesco; se la costruzione nel suo complesso comprende anche parti scintillanti o ad elevata temperatura, ecco allora l'esigenza di proteggere queste parti in modo differente.
Si parla in questi casi di modo di sicurezza composto, e composto è anche il codice che contraddistingue il modo di protezione: dopo le lettere Ex si mettono i codici dei modi di protezione in ordine di importanza.

Figura 16.1 - Torcia portatile in esecuzione EEx-e ib IIC T4 (Ghirardi)

Nell'esempio di fig. 16.1 abbiamo una torcia portatile protetta in esecuzione a sicurezza aumentata e sicurezza intrinseca in categoria ib, adatta ad essere utilizzata in atmosfere con gas del gruppo IIC (idrogeno), con classe di temperatura T4 (135 °C).

 

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