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IMPIANTI

Classificazione aree
pericolose per la presenza di gas, effettuata in base alla norma CEI EN 60079-10 (CEI 31-
30).
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Impianti EX (20)

Impianti in cavo con entrata diretta nella custodia

Questo tipo di impianto somiglia molto di più ad impianto tradizionale, in quanto i cavi non vengono inseriti in tubi metallici rigidi, ma vengono posati con le modalità normali. Nel caso dell'entrata diretta, la conduttura entra direttamente nella custodia attraverso la barriera costituita da un pressacavo con guarnizione (fig. 18.4), che impedisce ad una eventuale esplosione di propagarsi al di fuori della cassetta.

Figura 18.4 - Modalità di entrata diretta in una custodia Ex-d di un cavo

I pressacavi utilizzati devono rispondere alle caratteristiche della noma EN 50018 (CEI 31-1) e ne esistono di due tipi: per cavi armati - fig. 18.5 -(cavi con armatura che assicura oltre ad una certa resistenza meccanica anche la continuità di massa) e per cavi non armati - fig. 18.6 - (validi quando il rischio di danneggiamenti meccanici è limitato e la continuità con la terra non obbligatoria).
La guarnizione dei pressacavi deve avere una lunghezza tale da assicurare la tenuta dell'esplosione, in genere almeno uguale alla lunghezza del giunto di laminazione della custodia.

Figura 18.5 - Cavo armato, necessita di un pressacavo per cavo armato (Cortem)

 

Figura 18.6 - Cavo non armato, necessita di un pressacavo per cavo non armato (Cortem)


Sia che si utilizzino cavi armati che cavi non armati, ovviamente occorre rispettare alcune prescrizioni installative come non inserire più cavi nello stesso pressacavo e utilizzare pressacavi con diametro interno uguale al diametro del cavo.

Figura 18.7 - Esempio di impianto realizzato in cavo (Ghirardi)

Impianti in cavo con entrata indiretta nella custodia

In questo caso il cavo non entra direttamente nella custodia a prova di esplosione Ex-d, ma passa attraverso quella che possiamo chiamare una "camera di de-esplosione", in genere a sicurezza aumentata Ex-e, nella quale sono contenuti i morsetti di collegamento. I cavi poi proseguono ed arrivano, attraverso degli isolatori passanti sigillati nella camera Ex-d che contiene le apparecchiature che potrebbero provocare scintille (Fig. 18.8). Questi isolatori sigillati sono considerati come componenti e non come accessori.
La norma EN 60079-14 (CEI 31-33) prevede poi alcune prescrizioni aggiuntive di installazione per quanto riguarda le apparecchiature Ex-e, Ex-i, Ex-p.

Figura 18.8 - Modalità di entrata indiretta in una custodia Ex-d di un cavo


Impianti nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di polveri

Le prescrizioni relative all'installazione delle costruzioni elettriche nelle zone con pericolo di esplosione per la presenza di polveri combustibili, le troviamo nella norma EN 50281-1-2 (CEI 31-36). Non sono molte, ma possiamo elencare le più importanti:

  • I tipi di cavo utilizzabili sono:
  1. Cavi infilati in tubi filettati
  2. Cavi intrinsecamente protetti contro danni meccanici e impermeabili alla polvere, come ad esempio i cavi ad isolamento termoplastico, schermati o con armatura, con guaina in PVC, PCP o similare, oppure i cavi racchiusi in una guaina di alluminio, con o senza armatura, o ancora cavi ad isolamento minerale con guaina metallica
  3. Cavi con protezione esterna
  • I percorsi dei cavi devono essere fatti in modo da limitare effetti di attrito e di accumulo di cariche elettrostatiche
  • Tutti i circuiti devono essere provvisti di un mezzo efficace di sezionamento completo del circuito comprendente il neutro
  • Occorre prendere precauzioni per limitare il più possibile il deposito di polveri sui cavi
  • Se questo non fosse possibile, occorre considerare nel calcolo della portata dei cavi, un effetto di riduzione dovuto all'accumulo di polvere che impedisce lo smaltimento del calore
  • Se i cavi devono attraversare pavimenti, pareti, etc. che formano una barriera per la polvere, l'attraversamento deve lasciare inalterate le caratteristiche della barriera, cioè il foro va sigillato


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